di Giancarlo PERIS, Stefano CERVARELLI e Marco GALICE (Edizione 2013) Prefazione di Nicola ZINGARETTI

Questo libro sullo sport a Civitavecchia, sul suo passato, ha provocato una strana sensazione: mi ha fatto risentire i rumori dei giochi, o meglio… dei nostri sport di strada. Quei giochi, praticati in mezzo alle vie, nelle piazzette e in ogni spiazzo, non ancora sommersi dal mare di lamiere; ecco… quei rumori accompagnano le immagini della mia memoria. Il rumore del bastone che colpiva il “fusetto” per mandarlo il più lontano possibile dal cerchio; il rumore metallico del barattolo che rotolava lungo la strada; il frusciare della corda che sfiorava ritmicamente il marciapiede unito al rumore dei salti; il rumore del sasso lanciato nella “campana” disegnata in terra e ancora il rumore secco della biglia quando ne colpiva un’altra. Per non parlare del rumore dei “colorati tappetti” di bottiglia quando si “toccavano” lungo i percorsi disegnati in terra con il gesso. E poi il più affascinante dei rumori: quello dei calci dati ad un vecchio pallone di cuoio allacciato. Lo storico campo del Pincio, con la sua animazione allegra e vociante che faceva da sfondo al rumore delle schiacciate o a quello del palleggio. Quei rumori non ci sono più, ma sono sicuro che risuonano ancora dentro di noi, magari insieme ad altri, confusi in un solo grande rumore: quello della gioventù.